Uno squillo di tromba e la risposta di tre colpi di tamburo. Comincia così, di primo mattino, la “Processione dei Misteri” del Venerdì Santo a Procida. Una tradizione antichissima, risalente alla fine del ‘600, con ogni probabilità mutuata dalla Processione dei Misteri organizzata a Palermo e a Napoli dalla “Congregazione di Nostra Signora de la Soledad”. Nella piccola Procida, invece, è la “Confraternita dell’Immacolata Concezione” – detta anche “dei Turchini” per via della mantella azzurra indossata dai confratelli – a organizzare da più di 300 anni questa suggestiva manifestazione che richiama migliaia di fedeli e curiosi da ogni parte dell’arcipelago flegreo. Ischia, compresa.

L’appuntamento è nella centrale Piazza dei Martiri, a metà strada tra Terra Murata e Marina Grande, inizio e termine di questa sfilata di tavole allegoriche portate a braccio da centinaia di giovani procidani. Le rappresentazioni, realizzate con cartapesta, polistirolo e altri materiali “poveri“, rievocano episodi del Vecchio Testamento e del Vangelo, reinterpretati però in chiave moderna, sovente alla luce dell’attualità internazionale veicolata dai media.

Dietro i “Misteri” – che proseguono il loro cammino per Piazza Marina Grande –, sfilano la Madonna dell’Addolorata e il Cristo Morto. Alle spalle delle due statue, il corteo composto dalle autorità locali, i fedeli e gli “angioletti”, questi ultimi bambini e bambine dell'”isola di Arturo“, listati a lutto come la veste dell’Addolarata. Con i loro abiti neri e i ricami dorati, gli angioletti sono, senza dubbio, la parte più toccante di questa processione piena zeppa di riferimenti barocchi.

Il resto lo fa lo scenario incantevole dell’isola di Procida, così vicina a Ischia, eppure profondamente diversa. Da non perdere, il borgo di Terra Murata, il nucleo abitativo più antico dell’isola, e la Corricella, stupenda testimonianza di quel modo di costruire “sui generis” noto nella letteratura specialistica come architettura mediterranea.

Insomma, le vacanze pasquali a Ischia sono l’occasione giusta per fare il pieno di tradizioni. Infatti, dopo i suggestivi Misteri di Procida, a Forio, sempre il Venerdì Santo, però di sera, va in scena la “Passione di Cristo” , rappresentazione teatrale della Via Crucis. A seguire, la domenica di Pasqua, la “Corsa dell’Angelo”, antichissima processione a spalla che va in scena per le vie del corso principale di Forio e Casamicciola Terme. Si chiude, infine, con la ‘ndrezzata, la celebre danza folk ballata il Lunedì Albis in piazza a Buonopane.

Vi aspettiamo!