Insieme al Pio Monte della Misericordia a Casamicciola, il Palazzo Reale di Ischia Porto è senza dubbio uno dei tentativi più riusciti di valorizzazione della risorsa termale sull’isola d’Ischia. Una reggia costruita nel 1735 quasi per intero – un’altra parte dell’edificio fu aggiunta dai Borbone – da Francesco Buonocore (1689 – 1768), stimato medico di corte. L’intuizione vincente fu sfruttare le copiose sorgenti termali di “Fontana” e “Formello” che insistevano nella proprietà di famiglia, così da adibire l’area (oltre 30.000 metri quadri) a stabilimento balneo-termale per i ceti più abbienti della corte e del Regno.

Un investimento che per quarant’anni garantì lauti guadagni alla famiglia Buonocore, fino a che in circostanze mai del tutto chiarite la proprietà passò nella disponibilità diretta dei Borbone. Pare, una donazione “coatta”, e chissà che la vicenda non spieghi almeno in parte la successiva adesione dell’altro Francesco Buonocore, nipote del defunto protomedico, alla Rivoluzione Napoletana del 1799. Partecipazione pagata con la condanna a morte, eseguita a Procida in pubblica piazza (l’attuale Piazza dei Martiri), e che sancì la definitiva estromissione dei Buonocore dal giro stretto dei regnanti.

L’edificio nel XIX secolo ha subito le alterne e complesse vicende del Regno di Napoli. Dalla breve, ma intensa stagione di Gioacchino Murat fino all’Unità d’Italia con l’intermezzo del ritorno al potere dei Borbone che per volere di Ferdinando II provvidero – tra le altre opere realizzate – alla ristrutturazione del Palazzo e dell’annesso giardino. Quest’ultimo, disegnato dal noto botanico dell’epoca Giuseppe Gussone, già artefice della piantumazione delle pinete sull’antica colata dell’Arso (1302).

Dal 1877 il Palazzo Reale di Ischia è di proprietà del demanio militare
che da subito ha adibito la reggia a stabilimento termale riservato all’esercito, dispensando dall’onere delle cure ai militari l’ente benefico del Pio Monte della Misericordia che se ne era occupato fino a quel momento. La destinazione d’uso è tuttora questa. Il Palazzo Reale di Ischia resta proprietà dell’Esercito Italiano che però sovente apre al pubblico le porte della sua reggia per rassegne e iniziative culturali le più varie. Se ce n’è quindi la possibilità, vale la pena visitarlo!

Leggi anche:
Alla scoperta di Ischia Porto
Il porto di Ischia
La Chiesa Santa Maria di Portosalvo