Negli ultimi anni l’isola d’Ischia è stata più volte in cima alle classifiche delle mete turistiche più gettonate in Italia ed Europa. Trivago, Cn Traveler, Repubblica Viaggi, riviste e siti specializzati in viaggi e turismo non hanno mai smesso di occuparsi dell’’isola più grande del Golfo di Napoli nonostante i repentini cambiamenti del mercato turistico degli ultimi venti anni. Non c’è però un segreto particolare, ma solo la considerazione di un insieme di fattori ambientali e culturali, fino a un certo punto disgiungibili l’uno dall’altro. Tra questi, la varietà del paesaggio costiero gioca senza dubbio un ruolo assai importante. L’alternanza di spiagge di sabbia e baie rocciose, di lidi per famiglie e insenature più o meno nascoste, sono uno dei doni della generosa natura vulcanica di Ischia. Il resto, come detto, lo fa il senso di ospitalità, l’atmosfera, il cibo e tutti gli altri servizi indispensabili a chi vive di turismo. Ecco allora che un breve “viaggio” alla scoperta delle spiagge più belle dell’isola d’Ischia, può essere utile per capire quello che si va cercando.

La spiaggia dei Maronti
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Maronti è la spiaggia più grande e famosa dell’isola d’Ischia
. Si trova a Barano, anche se un tratto (le Fumarole) “sconfina” a Serrara Fontana, nel piccolo ed esclusivo borgo di Sant’Angelo. Quasi tre chilometri di litorale che negli ultimi 30-40 anni ha conosciuto un impetuoso sviluppo: alberghi, bar-ristoranti e lidi in concessione hanno fatto la fortuna di un comune, Barano, che in precedenza aveva particolarmente patito le difficoltà della guerra, con una forte ondata migratoria tra la fine degli anni ‘40 e i primi ‘50 del secolo scorso. C’è però dell’altro: alle spalle della spiaggia due profonde cave, qualcuno addirittura le ha definite “abissi“, accompagnano il visitatore in un habitat completamente diverso, fatto di sentieri stretti che corrono in mezzo ad alte pareti di tufo. In una di queste gole, chiamata appunto “Cavascura“, c’è un parco termale naturale all’aperto, frequentato già dalle corti aragonesi e borboniche di stanza a Ischia. Poco oltre, le “Fumarole”, l’ultimo tratto di spiaggia famoso per le vene sotterranee di acqua termale che risalgono ad altissima temperatura fin sul bagnasciuga. In alcuni tratti, debitamente segnalati, bisogna fare attenzione a dove si mettono i piedi.

La spiaggia di Citara
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Citara è la seconda spiaggia per estensione dell’isola d’Ischia. Si trova a Forio, per la precisione nel versante sud-occidentale dell’isola, e se non fosse per l’”ostacolo” di grossi scogli affioranti chiamati “Pietre Rosse”, il litorale si congiungerebbe con la vicina spiaggia di Cava dell’Isola, l’unica interamente libera che c’è a Ischia, frequentata prevalentemente da giovani e giovanissimi. Citara, invece, è una spiaggia per famiglie, con diversi tratti liberi alternati con altri in concessione. Uno di questi è il lido privato dei Giardini Poseidon, tra i parchi termali più belli d’Europa a cui, ovviamente, non poteva mancare un tratto di spiaggia a disposizione per i propri clienti. Citara è ottimamente servita dai mezzi pubblici, nonchè facilmente raggiungibile in auto e scooter. Parcheggi, bar, ristoranti e alberghi disegnano il paesaggio tutt’attorno questa spiaggia in cui è bello rimanere fino a sera per ammirare uno dei celebri tramonti foriani.

La baia di Sorgeto
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Sorgeto è la più famosa delle insenature rocciose che disegnano il versante meridionale dell’isola d’Ischia. Le altre, Scannella, Pelara, Sgarrupata, San Pancrazio, sono tutte bellissime, ma è Sorgeto quella più frequentata, nonostante la fatica di oltre duecento scalini per raggiungere questa spiaggia di ciottoli e sassi. Come alle Fumarole dei Maronti, anche qui vene sotterranee di acqua calda termale si mescolano con il mare creando le condizioni climatiche ideali per la balneoterapia. L’immagine ricorrente è quella di una folla di bagnanti assiepati in vasche naturali con una temperatura interna di 37/38°C. Temperatura che rimane elevata anche a dicembre e gennaio, l’ideale per un bagno durante i mesi invernali come ben sanno i turisti che frequentano Ischia in quel periodo dell’anno. In estate, il servizio taxi-boat dal porto di Sant’Angelo è l’alternativa ideale per chi non vuole o può sobbarcarsi la fatica delle scale.

La spiaggia di San Montano
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Incastonata tra le due colline di Montevico e Zaro, San Montano è una spiaggia di sabbia finissima dal fascino tropicale. Suggestione alimentata anche dalla vicinanza con il Parco Botanico e Idrotermale del Negombo, il cui giardino ospita piante provenienti da ogni angolo del pianeta. E infatti, come avviene a Citara con i Poseidon, buona parte della spiaggia è in concessione al Negombo che così permette ai propri clienti di alternare mare e terme come più aggrada. Il fondale, inoltre, degrada dolcemente, il che rende San Montano una spiaggia particolarmente indicata per le famiglie con bambini.

La spiaggia dei Pescatori
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La spiaggia dei Pescatori si trova alla Mandra, piccolo centro abitato a metà strada tra Ischia Ponte, l’antico “Borgo di Celsa“, e il centralissimo Corso Vittoria Colonna di Ischia Porto. Insieme alla Chiaia a Forio, è la spiaggia tradizionalmente più frequentata dai villeggianti napoletani che, da sempre, prediligono fittare le piccole case dei pescatori proprio in riva al mare. Sullo sfondo, maestoso, il Castello Aragonese e proprio di fronte Vivara, la più piccola delle tre isole flegree. Durante il periodo invernale la spiaggia dei Pescatori assume un fascino completamente diverso con l’immagine senza tempo dei gozzi tirati fin sulla strada in mezzo alle corde con i panni stesi in riva al mare.

Naturalmente quelle sopra descritte non sono le uniche spiagge a Ischia. Tra quelle qui non raccontate vale la pena segnalare le più appartate Spiaggia degli Inglesi (Ischia) e Cava Grado (Sant’Angelo), senza dimenticare San Francesco di Paola (Forio) e la restante parte del litorale ischitano che da Ischia Ponte arriva ben oltre la famosa Chiesa Santa Maria delle Grazie a Ischia Porto.