Sant’Anna a luglio; Sant’Alessandro ad agosto e la Festa del Porto a settembre: se c’è una cosa di cui va dato atto al comune di Ischia, e ovviamente alle associazioni coinvolte, sono gli sforzi che ogni anno vengono fatti per allietare i turisti che d’estate vengono in vacanza sull’isola.

Tre eventi di livello, ciascuno con una storia interessante alle spalle, specie l’ultimo arrivato, la Festa del Porto. La ricorrenza, infatti, celebra l’apertura a porto dell’antico Lago De’ Bagni. Il taglio del bordo craterico di quello che per millenni era stato un piccolo lago vulcanico ha indubbiamente costituito uno spartiacque importante non solo per il comune di Ischia, ma per tutta l’isola.

Il 17 settembre 1854, giorno dell’inaugurazione di quest’opera pubblica, è perciò una data che merita di essere celebrata. Si è cominciato a farlo nel 2004, in occasione del 150imo anniversario; poi, dieci anni dopo, nel 2014, c’è stata un’altra festa il cui successo ha suggerito l’istituzionalizzazione dell’evento per gli anni a venire.

Dicevamo dell’importanza storica. Per rendersi conto di quanto quest’infrastruttura fortemente voluta da Ferdinando II di Borbone abbia migliorato le condizioni di vita degli ischitani, basta riprendere le parole con cui due colte viaggiatrici americane, Augustine e Sybil Fitzgerald, descrissero nel 1903 Ischia Porto:  un luogo “meno selvatico e più abitato“, pieno di “uomini e donne carichi di merci” rispetto al resto dell’isola.

Dunque già mezzo secolo dopo la realizzazione dell’opera erano evidenti i vantaggi sia civili che commerciali. Un primato di cui per forza di cose ha beneficiato in prima battuta Ischia Porto ma che poi, piano piano, ha disteso i suoi benefici effetti al resto dell’isola.

Veniamo all’evento. Per l’occasione, il porto viene completamente sgomberato e vengono messe a disposizione di turisti e residenti una serie di piccole imbarcazioni per attraversarlo. Dopo lo sbarco del re (in effetti Ferdinando II presenziò all’inaugurazione), comincia la sfilata in costumi d’epoca, con la banda musicale che accompagna tutti i momenti rievocativi della manifestazione, prima e dopo lo sbarco del re e la sua corte.

Nel frattempo, a terra è tutto un susseguirsi di stand tra enogastronomia, musica e teatro per allietare i presenti in attesa degli immancabili e imperdibili fuochi d’artificio finali. Insomma, come dicono gli inglesi, SAVE THE DATE, il 17 settembre sull’isola d’Ischia è un giorno da non perdere sia per chi ha il privilegio di viverci, che per chi ha la fortuna di venirci in vacanza!

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