La piccola isola di Vivara è una delle perle nascoste del Mediterraneo, situata nel golfo di Napoli, tra le isole di Ischia e Procida. Questo territorio insulare selvaggio e disabitato, di 0,4 chilometri quadrati, a forma di mezzaluna, dalla storia affascinante e dall’inconsueta bellezza naturale, è vulcanico, di origine preistorica, e fa parte dell’arcipelago campano e delle isole flegree.

Si tratta di una Riserva Naturale Statale; l’accesso è limitato a pochi visitatori al giorno, per preservarne l’integrità ecologica e la ricchezza archeologica. Per visitarla, è necessario prenotare in anticipo una visita guidata.

Nonostante le dimensioni ridotte, l’isolotto flegreo offre una varietà di attrazioni ai visitatori; tra le attività che questi ultimi possono intraprendere, una volta attraversato il ponte che lo unisce a Procida, ci sono la scoperta delle sue rovine antiche, l’osservazione della sua flora e fauna uniche, e la possibilità di immergersi in un’atmosfera magica e rilassante.

​ Vivara e la sua storia

Vivara vanta un’affascinante storia che risale all’età del bronzo, quando fu abitata da antiche popolazioni. Gli scavi archeologici condotti sull’isola hanno portato alla luce importanti reperti che testimoniano la presenza di insediamenti umani e attività agricole e commerciali di quell’epoca preistorica.

Diversi reperti archeologici micenei sono attualmente custoditi a Procida, nel Museo Civico “Sebastiano Tusa”, presso l’ex Conservatorio delle Orfane in località Terra Murata.

Successivamente, l’isolotto fu abbandonato. Tuttavia, a partire dal XVII secolo, Vivara fu oggetto di nuovi interessi e riscoperte, grazie alla presenza di eruditi e viaggiatori che ne descrissero la bellezza.

Verso la metà del XVIII secolo, il re Carlo di Borbone ne fece una riserva di caccia. Oggi, quest’isola è una testimonianza vivente della sua affascinante storia e un luogo di grande interesse per gli appassionati di natura, archeologia e storia.

​Cosa vedere sull’isola di Vivara

A partire dal 27 maggio 2023, a Vivara sono nuovamente fattibili, dopo un lungo periodo di chiusura, le Visite Guidate Naturalistiche, grazie alle quali è possibile vivere l’emozione di riscoprire uno degli scrigni di bellezza e di biodiversità del Golfo di Napoli.

Il percorso, della durata di circa 3 ore, è per un massimo di 25 persone per volta. Ci sono due turni giornalieri (alle ore 9:00 e alle 11:30 dal 15 settembre al 31 maggio; alle 9:00 e alle 17:00 dal 1° giugno al 14 settembre). Il ticket di ingresso costa 10 euro a persona (5 euro ai residenti dell’isola di Procida, 3 euro il ticket ridotto per i minori fino a 12 anni).

Bisogna prenotare uno dei due turni quotidiani, effettuabili dal martedì alla domenica, all’indirizzo web vivarariservanaturalestatale.it per poter così percorrere i sei sentieri dell’isola: Sentiero Centrale, Orientale, Mezzogiorno, Epomeo, Carcara e Napoleonico.

Sono da vedere i resti di una villa costruita nel 1861 da Don Giovanni de Guevara, duca di Bovino, utilizzata come casino di caccia con Carlo III, e di un complesso di edifici colonici (Casa Padronale e Casa Colonica); la Vaccheria e il Pulpito sono stati costruiti a fine ‘700, come il cosiddetto Cantinone; la Casa Girevole è stata progettata dall’architetto inglese Lamont Young nel ‘900.

Una delle principali attrazioni di Vivara è la natura: la flora e la fauna sono infatti uniche. Il parco si estende su una vasta area e comprende sentieri e punti panoramici che offrono viste mozzafiato sul mare e sulle isole circostanti. La macchia mediterranea e il bosco a roverella caratterizzano il paesaggio, come anche l’alta macchia a corbezzolo ed erica, e la macchia bassa a lentisco e mirto, fillirea e alaterno. Non mancano le ginestre, le euforbie e i cisti.

Tra quelli stanziali e quelli di passo, si possono trovare oltre cento specie di uccelli. Tra le specie nidificanti ci sono il Gabbiano Corso, il Succiacapre e il Falco Pellegrino. La presenza delle farfalle non passa mai inosservata, in tutte le stagioni; la più grande è la Ninfa del corbezzolo. Il coniglio selvatico, attualmente quasi estinto, venne introdotto massivamente dai Borbone a scopi venatori.


Come prenotare

L’accesso è consentito solo con le Guide Naturalistiche della Riserva. Non sono presenti servizi igienici né servizio bar o di ristoro. Bisogna presentarsi con 15 minuti di anticipo sull’orario previsto al cancello d’ingresso sul ponte. Si consiglia di indossare abbigliamento sportivo con scarpe da ginnastica o da trekking e un copricapo e di portare con sé almeno mezzo litro d’acqua. Le date e i posti disponibili sono consultabili all’indirizzo web tickets.vivarariservanaturalestatale.it dove sono inoltre effettuabili le prenotazioni.