La leggenda di Tifeo, assieme a quelle dei Cercopi, Venere Citarea e lo sbarco di Ulisse sul lido di Scheria presso l’isola dei Feaci, è uno dei miti di fondazione dell’isola d’Ischia. L’allegoria del gigante che con i suoi tremori e la sua ira fa tremare ed eruttare l’isola sotto cui è sepolto è una figura retorica assai efficace per spiegare la natura vulcanica della prima colonia della Magna Grecia. Un antropomorfismo, quello di Tifeo, utilizzato per spiegare anche l’attività vulcanica dell’Etna in Sicilia e, prima ancora, quella dell’antica regione della Cilicia, in Turchia.

Oggi che sappiamo tutto, o quasi, del vulcanismo e dei modi in cui si manifesta, l’attribuzione di facoltà e destini umani a fenomeni naturali è poco più di un vezzo, che però nel caso della fumarola di via Pietra Brox a Forio è felicemente riuscito.

Si tratta di un sentiero, da qualche tempo ripristinato dalla ProLoco di Panza (frazione del comune di Forio), che si trova al termine della piana di Montecorvo, una tranquilla zona residenziale che tuttavia reca ancora numerose tracce della precedente vocazione agricola. Al termine di una strada sterrata in salita (circa 800 metri) c’è, appunto, la “Bocca di Tifeo”, una fumarola – in realtà lungo i pendii di questo lato dell’Epomeo ce ne sono altre – che ha il “pregio“, se così si può dire, di trovarsi in posizione assai panoramica, con un colpo d’occhio che abbraccia l’intero territorio di Forio incastonato tra le due colline di Punta Imperatore e Punta Caruso con il contorno del paesaggio agricolo sottostante.

La strada per arrivarci è semplice. Dal porto di Forio basta imboccare la Strada Provinciale che porta in quel di Panza e poi girare a sinistra in corrispondenza del campo sportivo della frazione. Proseguire, come già detto, per la piana di Montecorvo, seguendo le indicazioni per via Pietra Brox e i Giardini Arimei, una bellissima tenuta realizzata dai fratelli Muratori, imprenditori del Nord che hanno deciso di realizzare a Forio, sull’isola d’Ischia, uno dei loro vigneti di maggior pregio.
Il sentiero che porta alla Fumarola si trova proprio a lato, sulla destra, dell’ingresso dei Giardini. Non resta che andarci!!!