Ischia è da molti anni una delle mete turistiche più popolari in Italia. Alla sua fama hanno concorso diversi fattori: la natura rigogliosa, tanto che l’isola è conosciuta anche con l’aggettivo di “isola Verde”; la sua storia, addirittura la prima colonia della Magna Grecia. Ma l’elemento più importante, decisivo, nel successo turistico ed economico dell’isola è sicuramente la presenza copiosa di acque termali.
Ischia è da tantissimi anni uno dei più importanti poli termali del mondo. Gli storici fanno coincidere l’ingresso nella modernità della più grande delle isole del Golfo di Napoli con la pubblicazione, nel 1588, del primo trattato di idrologia medica a firma del dott. Giulio Iasolino. Certo, le proprietà terapeutiche dei bacini idro-termali di Ischia erano già note sia ai Greci che ai Romani, ma fu questo medico calabrese con il suo “De’ Rimedi naturali che sono nell’isola di Pithecusa, hoggi detta Ischia”, a mettere definitivamente in soffitta l’approccio “divinatorio” con cui gli antichi spiegavano le proprietà “miracolose” delle acque di Ischia. Qualche anno dopo la pubblicazione del saggio di Iasolino, un gruppo di nobili napoletani a capo dell’Ente religioso del Pio Monte della Misericordia, costruì a Casamicciola un enorme edificio per garantire le cure termali – bagni, fanghi e sabbiature – ai ceti meno abbienti dell’intera provincia di Napoli. Casamicciola divenne così, addirittura in anticipo di secoli rispetto alle altre stazioni di cura e soggiorno, il primo esempio di termalismo sociale di cui storicamente si abbia notizia.
Le terme convenzionate con il Sistema Sanitario Nazionale sono ancora oggi importanti per l’economia turistica dell’isola, ma il termalismo nell’ultimo decennio ha subito profondi cambiamenti. Gli esperti hanno evidenziato il passaggio da un approccio solo sanitario a uno più attento alle esigenze della cura del corpo.
Rispetto alle evoluzioni del settore, Ischia non si è fatta trovare impreparata. Sull’isola più grande del Golfo di Napoli ci sono alcuni dei parchi termali più belli e grandi d’Europa come i Giardini Poseidon di Forio, al termine della splendida baia di Citara; il Parco del Negombo nell’altrettanto splendida cornice della baia di San Montano a Lacco Ameno e il Castiglione, al confine tra i comuni di Ischia e Casamicciola Terme. Non solo. Quasi tutti gli alberghi con reparto termale interno si sono dotati di efficienti, e in qualche caso avveneristici centri benessere, come il Sorriso Thermae Resort che, in questo modo, da anni riesce a intercettare un target di clientela più giovane, alla ricerca di esperienze diverse e uniche nel loro genere, assieme alla clientela tradizionale bisognosa delle cure termali “classiche“.
Docce emozionali, panche geyser, calidarium, frigidarium e tanto altro ancora hanno fatto la loro comparsa a fianco della tradizionale fango-balneo-terapia a carico del Sistema Sanitario Nazionale. Il senso di marcia è de-stagionalizzare i flussi turistici, anche se una strategia di questo tipo è, giocoforza, legata alla congiuntura economica del momento.
In una parola è il “wellness” la parola magica che muove tutte le strategie di marketing degli alberghi di Ischia. Il messaggio promozionale passa per le terme, per i paesaggi, gli scorci e le escursioni di cui pure è piena l’isola. Sono diversi gli alberghi che lavorano tutto l’anno a prezzi assolutamente competitivi, combinando magnificamente gli elementi fin qui descritti: beauty center all’avanguardia; location; buon cibo, tanto divertimento e la magia dell’isola d’Ischia.