Se a Pasqua le donne si ritrovano in cucina per dedicarsi alle pastiere, Natale invece è tempo di struffoli. Le mamme, nonne, zie e figlie dell’isola d’Ischia non sfuggono a questa tradizione che da Napoli si è estesa prima alla Campania e poi a tutta l’Italia meridionale.

In realtà pare che le origini di questo dolce siano molto più antiche, addirittura risalenti alla Magna Grecia. La cosa non stupisce affatto se si pensa che Ischia, che della Magna Grecia fu in assoluto la prima colonia, condivide con Patmo, isola del Dodecaneso, la tradizone pasquale delle uova rosse.

Per dire quanto grande sia l’eredità culturale, e quindi anche gastronomica, che i Greci hanno lasciato in giro per il Mediterraneo. Ma torniamo agli struffoli. Per loro preparazione occorrono:

– ½ kg di farina;
– 3 uova;
– 1 pizzico di lievito pane angeli (facoltativo);
– 100 grammi di zucchero (4 cucchiai ca.);
– 1 pizzico di sale;
– 50 grammi di burro;
– 1 bicchierino di liquore (facoltativo);
– 1 limone grattugiato;
– olio per friggere in abbondanza (preferibilmente extravergine di oliva);
– miele in abbondanza;
– confetti;
– canditi.

Disporre la farina su un piano di lavoro aggiungendo al centro le uova, lo zucchero, il sale, il burro, il liquore e il limone grattugiato. Amalgamare gli ingredienti fino a ottenere un impasto omogeneo che va avvolto nella pellicola trasparente e lasciato riposare mezz’ora circa. Tuttavia, se durante la preparazione si è aggiunto il lievito è possibile passare anche subito alla realizzazione degli struffoli.

Le palline non devono essere troppo grandi e l’unica cosa cui bisogna fare attenzione durante la loro lavorazione è che non leghino tra loro. Per evitare che ciò accada di solito viene aggiunta un po’ di farina sul piano di lavoro. A questo punto si passa a friggerle in una pentola con abbondante olio. Una volta dorate vanno scolate un po’ alla volta provvedendo ad asciugare l’olio in eccesso con la carta assorbente.

In un’altra pentola si versa il miele e un cucchiaio di zucchero girando continuamente finché quest’ultimo non si scioglie. Dopodiché vengono calati gli struffoli continuando a girare per fare aderire per bene il miele. Infine si passa all’impiattamento con l’aggiunta di confetti e frutta candita che non sono un elemento decorativo ma parte integrante della ricetta, tant’è che c’è anche chi li aggiunge già nella pentola amalgamandoli assieme al miele.

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