Grazie all’annuale appuntamento con la Festa del Mandarino dei Campi Flegrei, il comune di Lacco Ameno offre ai turisti una serie di eventi che rimpinguano il già ricco cartellone natalizio dell’isola d’Ischia. Tra questi, la visita del centro storico del paese con l’ausilio della brava Ilaria Di Meglio, guida turistica regionale da anni impegnata nella promozione del territorio.

L’itinerario alla scoperta di Lacco Ameno non può che partire da Piazza Restituta, cuore pulsante della vita civile, politica e religiosa della comunità lacchese. Dalla piazza e dal santuario intitolato alla martire tunisina, vero e proprio compendio della storia dell’isola.

La chiesa, infatti, è antichissima. Negli anni ’50 del secolo scorso sotto la cripta furono rinvenuti i resti di una basilica paleocristiana, oltre a tutta un’altra serie di reperti di età greca coevi a quelli ritrovati – sempre in quegli anni – da Giorgio Buchner.

Una chiesa secolare, dunque, e per questo più volte ristrutturata nel corso degli anni. Soprattutto dopo il terremoto del 1883 furono necessari importanti lavori di consolidamento della struttura che terminarono tre anni dopo come ricorda una lapide di marmo sulla destra appena dopo l’ingresso.

Da vedere anche la sagrestia dove è custodita la statua della santa che viene portata ripetutamente in processione (via terra e via mare) nei giorni della festa patronale (15 -18 maggio). Oltre all’effigie di Santa Restituta, la sagrestia ospita una statua di San Nicola da Tolentino e numerosi ex voto.

Questi ultimi sono reperti interessantissimi da un punto di vista antropologico oltre che religioso. Testimoniano, infatti, una devozione popolare in cui l’intercessione della santa è richiesta soprattutto per aspetti che riguardano la quotidianità e le incombenze della vita.

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Chiesa di Santa Restituta

Ma Lacco Ameno ha anche un santo laico. Stiamo parlando del Cav. Angelo Rizzoli senior che coi suoi investimenti risollevò l’economia turistica del comune e dell’intera isola d’Ischia.

All’editore è dedicata una statua nel centro del paese (un’altra statua, invece, ricorda il sindaco Vincenzo Mennella, uno dei più longevi della storia politica italiana), oltre che un’ala intera del Museo di Pithecusae ospitato, tra l’altro, in quella Villa Arbusto che fu una delle molteplici proprietà immobiliari acquistate dall’imprenditore milanese tra il 1951 e il 1957.

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L’isola d’Ischia e gli anni di Angelo Rizzoli

Dopo Santa Restituta e il cav. Angelo Rizzoli è la volta della Chiesa della Madonna delle Grazie. Una chiesa di gusto barocco al cui interno spiccano il pulpito seicentesco riccamente decorato e la scultura lignea della Madonna delle Grazie nella parete in fondo all’abside maggiore.

Ma Lacco Ameno – si sa – è famosa soprattutto per il Fungo, grosso blocco tufaceo che domina la vista del corso principale del paese. Le fortune turistiche del territorio debbono molto a questo mega blocco di tufo verde che, insieme al Soccorso e al Castello aragonese, è una delle cartoline più famose dell’isola d’Ischia.

Insomma la storia di Lacco Ameno è la storia di un fiero popolo di pescatori (fino al 1972 a largo della collina di Montevico c’era la tonnara), attacato in maniera viscerale ai suoi simboli: Santa Restituta innanzitutto ma, abbiamo detto, anche Angelo Rizzoli e il Fungo.

Approfondire gli aspetti storico-culturali del territorio è il valore aggiunto di una visita guidata rispetto all’esplorazione fai da te e speriamo di esser riusciti, almeno un po’, a trasmettere il fascino del comune più piccolo dell’isola d’Ischia.

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