Costruita agli inizi del ‘600 dai contadini del borgo, la Chiesa Ss. Annunziata di Campagnano è sempre stata il punto di riferimento principale per gli abitanti della frazione. Per secoli, questa piccola chiesa ha accolto le famiglie di “Vicus Campagnani” che, al termine della giornata di lavoro nei campi, erano solite riunirsi in piazza per concedersi un po’ di svago.

Uno spaccato significativo della quotidianità di questo piccolo borgo incantato tra terra e mare ce lo fornisce, come al solito, lo storico locale Giuseppe D’Ascia che, nella monografia “Storia dell’Isola d’Ischia”, scrive:

Quivi i vecchi contadini, le graziose forosette, e le brune villanelle nell’ora del tramonto dei dì festivi, vanno a raccogliersi e salutare la Nostra Signora con armoniose cantilene.
Quivi la pace dello spirito, ed il disprezzo degli umani fasti, si mescolano in quelle poste di rosario che va cantato in coro fra quei rustici abitanti del villaggio.
Quivi nelle sere dei sabbati di Primavera, le giovinette del villaggio accorrono ad offrire alla Madonna i loro mazzolini di viole selvagge e gelsomini campestri, mescolati alle ciocche di bionde fiorite ginestre; purissimi fiori non profanati dall’alito del cortigiano, e dal sospiro dell’adulatrice, raccolti su i poggi incantati, sulle amene colline, e su i margini dei prati di quelle campagne.”

Quello del D’Ascia forse è un affresco un po’ edulcorato della vita sociale di Campagnano di fine XIX secolo. O forse no, l’armonia che regolava la vita del borgo era davvero all’insegna della “pace dello spirito” e del “disprezzo degli umani fasti“.

Il dubbio viene leggendo la lapide marmorea sulla destra subito dopo l’ingresso in chiesa. Un’ode alla Vergine Annunziata da parte degli abitanti di Campagnano emigrati negli Stati Uniti all’inizio del XX secolo.

In verità diverse chiese sull’isola offrono tracce di questa profonda nostalgia degli emigranti, a più riprese, nel corso del ‘900, costretti a cercare altrove migliori condizioni economiche.

La ricerca di migliori condizioni materiali non poteva però annullare la malinconia per il merviglioso paesaggio ischitano. Per comprendere quel che si va dicendo, più delle parole del D’Ascia e delle lapidi in chiesa, occorre visitare Campagnano di persona.

Ancora oggi, nonostante lo sviluppo edilizio degli ultimi 40 anni, questo borgo a tre chilometri dal porto di Ischia, regala paesaggi meravigliosi. Man mano che si sale lungo la strada che da Campagnano conduce a Piano Liguori si aprono scorci stupendi che, in tempi recenti, hanno notevolmente contribuito all’appeal turistico della località.

Oggi come allora la chiesa San Domenico in Ss. Annunziata ha conservato la sua centralità sociale. Un tempo ritrovo dei contadini del borgo, oggi la chiesa di Campagnano è il punto di partenza obbligato degli escursionisti diretti a Piano Liguori e punta San Pancrazio.  Da non perdere!

Orario Ss. Messe:
Periodo estivo (dal 30 marzo al 25 ottobre): feriale (ore 19:00); prefestivo (ore 19:00); festivo (ore 11:00 – 19:00).
Periodo invernale (dal 26 ottobre al 29 marzo): feriale (ore 18:00); prefestivo (ore 18:00); festivo (ore 11:00 – 18:00).