A Ischia l’inizio della stagione turistica coincide, da sempre, con l’avvento della Pasqua. Certo, cambia qualcosa quando la festività viene troppo “bassa”, ma resta il dato organizzativo e ormai anche psicologico. Tra i motivi alla base di questa convenzione c’è senza dubbio il clima mite. La primavera a Ischia è d’oro; senza dubbio la stagione migliore dell’anno per un weekend sull’isola. A parte l’aria e la temperatura assai gradevoli, da non perdere gli eventi che caratterizzano il weekend pasquale. Sono quattro in tutto, compresa la Processione dei Misteri che si svolge la mattina del Venerdì Santo sulla vicina isola di Procida. Passiamoli brevemente in rassegna.

Processione dei Misteri


L’appuntamento è nella centralissima Piazza dei Martiri, a metà strada tra il borgo di Terra Murata e la Marina di Sent ‘Co a Procida. Qui, migliaia di persone, in un’atmosfera elettrica, carica di adrenalina, aspettano di buon mattino che lo squillo di tromba e i tre colpi di tamburo diano inizio a questa processione sin dal ‘600 organizzata dalla locale “Confraternita dei Turchini”. Un evento che attrae visitatori da tutto il mondo, per primi i procidani che vivono o lavorano all’estero (moltissimi i marittimi) che fanno di tutto per esser sull’isola la mattina del Venerdì Santo.

Per saperne di più: I Misteri, la processione del Venerdì Santo a Procida

La Passione di Cristo
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Sempre il Venerdì Santo, però in serata, per le strade di Forio va in scena la “Passione di Cristo”, rappresentazione itinerante delle 14 tappe della Via Crucis. Organizzata dall’Associazione “Actus Tragicus” questa manifestazione nel giro di pochi anni si è imposta all’attenzione dell’opinione pubblica ritagliandosi un suo preciso spazio anche da un punto di vista turistico. La cura dei particolari, dall’aderenza al rito al vestiario dei figuranti non lascia indifferente il pubblico che qui, diversamente da altri tipi eventi, è parte integrante dello spettacolo.

Per saperne di più
: Forio e la passione di Cristo

La Corsa dell’Angelo
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Sempre a Forio, stavolta la domenica di Pasqua
, si svolge la Corsa dell’Angelo. Anche qui, come per i Misteri di Procida siamo davanti a una processione che ha più di quattro secoli di storia (i primi documenti attestanti l’evento risalgono ai primi del ‘600). Nella Corsa dell’Angelo c’è di tutto: il messaggio religioso della risurrezione di Cristo; l’antica stratificazione sociale tra contadini e pescatori; e infine il retaggio pagano con l’omaggio alla madre terra e alla rinascita del ciclo vitale della natura.

Per saperne di più: Forio, il paese dell’Angelo

La ‘ndrezzata
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Si chiude il lunedì Albis con la ‘ndrezzata, folcloristica danza di Buonopane, frazione del comune di Barano. L’evento si svolge sul far della sera nella piazza del paese, oppure sul sagrato della poco distante chiesa di San Giovanni Battista. Si tratta di una danza rituale che mima i colpi della scherma e, pare, risalga addirittura all’epoca greca. Quel che è certo, è una delle tradizioni più antiche dell’isola d’Ischia, con una fama che già da decenni ha varcato i confini locali approdando in ogni parte del mondo.

Per saperne di più: La ‘ndrezzata di Buonopane

Il cibo – Le uova rosse di Pasqua
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Quanto al cibo: tra agnello, pastiera e le altre leccornie della tavola di Pasqua avete solo l’imbarazzo della scelta. Vogliamo segnalare, però, una tradizione antichissima che Ischia, isola dell’arcipelago flegreo, in Italia, ha in comune con Patmos, isola dell’arcipelago del Dodecaneso, in Grecia. Stiamo parlando delle uova rosse di Pasqua che a Ischia si colorano con la robbia (“Rubia tinctorum”) pianta selvatica che cresce in gran quantità sull’isola. Una tradizione, quindi, che accomuna due territori, due culture e due religioni: cattolica e ortodossa. Una tradizione, soprattutto, che testimonia il legame profondissimo di Ischia, prima colonia della Magna Grecia, con la civiltà ellenica. Vi aspettiamo!

Per saperne di più: Le uova rosse di Pasqua

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