Sono più di trent’anni che il Venerdì Santo, due giorni prima della Pasqua, Forio si trasforma in una piccola Gerusalemme. Bisogna aspettare che il sole tramonti alle spalle della Chiesa del Soccorso perchè abbia inizio “La Passione di Cristo”, il dramma itinerante dedicato alle ultime dodici ore di vita di Gesù.

Il merito va ai tanti giovani e ai membri più anziani dell’Actus Tragicus, l’associazione che sin dall’inizio si è fatta carico di trasformare questa rappresentazione sacra in un evento che avesse anche una valenza turistica per l’isola d’Ischia. L’obiettivo è stato raggiunto, senza dubbio facilitati nel compito dalla suggestiva location del centro storico di Forio.

Le scale che portano al Torrione diventano l’ingresso di Gerusalemme; il Piazzale Cristoforo Colombo l’Orto degli Ulivi; Piazza Luca Balsofiore, dove c’è la bella chiesa di San Gaetano, il centro di Gerusalemme; il Piazzale del Soccorso il Golgota. In mezzo, il Corso Francesco Regine e le altre piazze del centro storico di Forio dove si svolgono gli episodi che costellano la Passione di Cristo.

L’attenzione ai dettagli è massima. I vestiti del popolo, le divise dei Centurioni, la Madonna con il suo pesantissimo velo, le luci, le musiche, la voce narrante, tutto è curato nei particolari per rendere al meglio quel pathos che ogni anno attrae moltissimi tra turisti e residenti.

Ed è proprio il pubblico l’”arma in più” in questo tipo di evento. Chi assiste gioca un ruolo attivo, è parte integrante del dramma al pari degli oltre cento figuranti che tra protagonisti e comparse compongono il cast.

L’effetto scenico non deve mai prevaricare però il sentimento religioso. Per questo, la ricerca della “giusta misura” tra le esigenze di scena e l’aderenza al Vangelo è il principale riferimento per chi dirige. Nel tentativo, finora sempre riuscito, di contemperare sacro e profano, fede e promozione del territorio.

L’appuntamento perciò si rinnova ogni anno il Venerdì Santo con la Passione di Cristo. Senza dimenticare, al mattino, la suggestiva Processione dei Misteri per le strade di Procida. Assistere ad entrambe queste rappresentazioni è senz’altro utile per approfondire il “genius loci” flegreo, ambienti, paesaggi e cultura dei popoli del Mediterraneo.

Per non dire dell’antichissima Corsa dell’Angelo, rievocazione dell’annuncio della Resurrezione di Cristo. La Marina di Casamicciola e, ancora una volta, il centro storico di Forio sono il palcoscenico di una delle tradizioni popolari più sentite sull’isola d’Ischia.

Non vi resta che venire. Ischia Vi aspetta!!!