C’è stato un tempo in cui parlare di turismo a Ischia significava inevitabilmente parlare di Casamicciola: Casamicciola e le sue terme; Casamicciola e i suoi alberghi; Casamicciola e i suoi ospiti illustri. Per oltre due secoli, dal ‘600 fino alla fine dell’800, questa cittadina termale a nord di Ischia ha anticipato quanto sarebbe poi avvenuto nel resto dell’isola, e non solo.

Il termalismo assistito quando ancora il Sistema Sanitario Nazionale non esisteva; il turismo estivo quando gli altri comuni vivevano prevalentemente di agricoltura e pesca; un innovativo piano di edilizia popolare per ricostruire con tecniche antisismiche all’avanguardia quanto era andato distrutto a causa del terribile terremoto del 28 luglio 1883.

Dunque un paese “avanti, anche grazie a una grande disponibilità di materie prime: certo le terme, ma anche argilla e addirittura l’alunite che per oltre un secolo, dalla fine del ‘500 fino ai primi del ‘700, veniva estratta sul Monte Cito e lavorata in una fabbrica a Piazza Maio.

Di questo passato glorioso restano numerose tracce, concentrate per lo più nel triangolo Sentinella-Rita-Piazza Maio, tre piccoli centri abitati che, insieme alla Marina, Perrone e Piazza Bagni formano il tessuto urbanistico del territorio.

Alla Sentinella sono passati personaggi del calibro di Garibaldi, Alphonse De Lamartine, Benedetto Croce, Wilhem Bergsøe e, soprattutto, il drammaturgo norvegese Henrik Ibsen, l’autore del celebre “Peer Gynt” scritto per buona parte proprio sull’isola d’Ischia. Sempre sulla Sentinella, con una splendida vista panoramica della Marina e del Porto di Casamicciola, anche l’Osservatorio Geofisico voluto dal governo italiano all’indomani del terremoto per monitorare la sismicità dell’isola più grande del Golfo di Napoli.

Da non perdere le antiche Terme La Rita, importante testimonianza di un passato, tra l’altro nemmeno tanto lontano (nè del tutto superato), in cui le terme avevano uno spazio autonomo rispetto ad alberghi e resort che via via hanno inglobato e trasformato il termalismo in qualcosa d’altro e di più che un semplice strumento di cura. Oggi le antiche terme dei fratelli Castagna versano in stato di abbandono, come pure l’enorme complesso del Pio Monte della Misericordia, poco distante dalla Marina e dal Porto di Casamicciola. Entrambe, La Rita e il Pio Monte, restano però importanti tracce storiche del passato glorioso cui si è fatto riferimento all’inizio.

Risalendo la cava de La Rita si arriva a Piazza Maio, poco distante dal belvedere di Santa Barbara, uno dei punti panoramici più belli dell’isola d’Ischia con una vista che spazia dalla costa di Lacco Ameno, con le due insenature di San Montano e Montevico, fino alla Sentinella. Alle spalle, tutta la fascia pedemontana che congiunge la parte alta di Casamicciola e Lacco Ameno, da cui è possibile arrivare fin sulla cima dell’Epomeo seguendo la mappatura effettuata dai soci ischitani del Club Alpino Italiano che ha inserito questo, insieme ad altri percorsi sull’isola, tra i sentieri ufficialmente censiti dalla prestigiosa associazione.

Insomma la Sentinella, e in generale la parte alta di Casamicciola Terme, è tappa irrinunciabile per una conoscenza più approfondita del “genius loci” dell’isola d’Ischia che qui si arricchisce di spunti naturalistici, paesaggistici e storici assai importanti, in più di un caso unici nel loro genere.