Immergersi nella natura di Ischia“. Potrebbe essere questo lo slogan giusto per spiegare cos’è l’Ischia Biodiving Weekend, il workshop dedicato ai subacquei ricreativi che si svolge a ottobre sull’isola d’Ischia. Già, perchè, per chi non lo sapesse, la biodiversità non è un'”esclusiva” dell’ habitat terrestre dell'”Isola Verde“. Anche il mare, a Ischia, ha moltissime “cose da raccontare“. Come, se non addirittura più, dell’immenso patrimonio boschivo dell’isola.

Per esempio, pochi sanno che Ischia ha rappresentato il confine geografico-climatico tra la parte nord e la parte sud del bacino del Mediterraneo. Confine che dipende dal limite (isoterma minimo invernale) sotto il quale la temperatura marina non scende neanche nel periodo più freddo dell’anno. Convenzionalmente 14°C e per anni tale limite è passato proprio tra Ischia e Ventotene.

Le implicazioni scientifiche sono molteplici: in primis, la possibilità di censire le specie che popolano le acque più fredde del Mediterraneo settentrionale dalle specie che prediligono, invece, il versante meridionale, nonchè la possibilità di monitorare le migrazioni e i cambiamenti della vegetazione marina man mano che tale confine si sposta – come sta avvenendo – verso nord.

Questo è solo uno dei temi affrontati durante le sessioni didattiche dell’Ischia Biodiving Weekend, un’esperienza particolarmente indicata per gli appassionati di fotografia subacquea, che da una maggiore conoscenza  in materia di ecologia e biologia marina possono trarre spunti interessanti per coltivare al meglio la loro passione. Proprio l’obiettivo di questa 3 giorni che mette insieme l’esperienza tecnica dell’Ischia Diving, storico centro immersioni dell’isola, con le competenze scientifiche di Nemo, l’Associazione per la Diffusione della Cultura del Mare che da anni sensibilizza l’opinione pubblica locale sulla necessità di salvaguardare l’ecosistema marino dell’isola d’Ischia.

E che vi sia molto da tutelare lo dimostrano le immersioni subacquee, senza dubbio il “clou” dell’Ischia Biodiving Weekend. La Secca delle Formiche nella vicina Procida (zona “B no take” dell’AMP Regno di Nettuno), Punta San Pancrazio (specie la zona del Felice) e la parete di Sant’Angelo sono immersioni spettacolari, ciascuna con le proprie specificità ambientali.

N.B. Il programma potrebbe subire variazioni in base alle condizioni meteo marine (info 347 438 583, www. ischiadiving. net – 366.1270197, www. nemoischia. it).

LE FORMICHE Si trova tra Ischia e Procida in corrispondenza di un faro che segnala alle imbarcazioni gli scogli affioranti. L’immersione si snoda lungo una serie di canyon e archi di pietra che sembrano quasi sospesi sul fondo sabbioso dove prolifera una vasta prateria di “Posidonia oceanica”. Tantissime le specie che popolano questa fanerogama marina: tra queste la “Pinna Nobilis” il mollusco bivalve più grande del Mediterraneo, specie protetta e ottimo indicatore dell’inquinamento marino per l’elevata capacità di assorbimento di agenti inquinanti. La Secca delle Formiche è inoltre particolarmente indicata per gli appassionati di fotografia subacquea che qui hanno la possibilità di sbizarrirsi tra colonie di gamberetti, branchi di saraghi, tane di scorfani, polpi e murene.
S. PANCRAZIO Bellissima immersione del versante sud-orientale dell’isola d’Ischia. È abitata da una fitta colonia di gamberetti che condividono la parete con scorfani, aragoste, stelle marine, spugne e folte boscaglie di gorgonia gialla. Particolarmente indicata agli amanti della fotografia subacquea.
S. ANGELO La parete dell’isolotto della “Torre” a Sant’angelo è di sicuro la più suggestiva dell’isola d’Ischia. È abitata da folte colonie di gorgonie (gialle e rosse), dal raro corallo rosso (Corallium rubrum) e dal più raro ancora falso corallo nero (Gerardia savaglia) specie animale di cui, secondo alcuni biologi marini, esisterebbero esemplari di oltre 2000 anni.


Insomma, ottobre a Ischia è “Biodiving Weekend!”
Un peccato non esserci… Ischia Vi aspetta!!!