Gli anni ‘50 del secolo scorso sono stati probabilmente il decennio di massimo splendore dell’isola d’Ischia. Certo, merito del “mecenatismo interessato” del Cavaliere Angelo Rizzoli che utilizzò scientemente tutti i suoi contatti nel jet-set internazionale per promuovere l’isola e, con essa, i suoi investimenti alberghieri, ma merito soprattutto di un fragile equilibrio tra valorizzazione economica del territorio e preservazione delle sue specificità ambientali che, negli anni successivi, ha subito profonde trasformazioni.

Beninteso, Ischia resta un posto bellissimo, ma non più in grado di attrarre tante personalità del mondo della cultura e dello spettacolo come in quel decennio irripetibile. Personalità come il grande regista Luchino Visconti (1906 – 1976), stregato dalla bellezza selvaggia, ancora incontaminata, di un’isola che pure in quel periodo si apriva alla grande industria del forestiero.

Forio è il comune che ha beneficiato più tardi del boom turistico, sicuramente in ritardo rispetto ai comuni della fascia settentrionale dell’isola (Ischia, Casamicciola Terme e Lacco Ameno), per cui quel delicato equilibrio tra bellezze ambientali e sviluppo urbanistico cui si è accennato poco sopra qui si è conservato più a lungo, continuando ad attirare artisti e intellettuali ben oltre i mitici ‘50. E non è un caso che proprio Luchino Visconti, il quale notoriamente preferiva il fascino del comune di Ischia, scelse però di acquistare casa a Forio. E che casa!

Nella cornice dello splendido bosco di Zaro, la Colombaia divenne l’alcova, il buen retiro, su cui il grande regista – diretto discendente, tra l’altro, di Francesco Bernardino Visconti, l’Innominato di Manzoni – potè riversare tutto il suo spiccato, quasi maniacale, senso estetico, che è poi la cifra artistica anche di buona parte della sua filmografia. Il ritrovamento, dopo la morte, di diversi progetti teatrali, come la certezza che fu all’interno della sua dimora ischitana che Visconti lavorò con più profitto alla sceneggiatura del film Ludwig (1973) non autorizzano però a dire che Ischia e la Colombaia abbiano rappresentato per l’uomo un luogo di produzione artistica in senso stretto.

Piuttosto, la scelta di questa villa ottocentesca a picco sul mare, acquistata dopo una lunga trattativa con il Barone Fassini, fu una sfida vinta con l’aiuto dell’architetto Giorgio Pes che ridisegnò gli ambienti assecondando il gusto liberty del regista.

Asimmetria degli spazi, policromia, nettezza delle linee, sono le caratteristiche architettoniche della dimora ischitana di Visconti. Testimonianze che tuttavia, negli anni successivi alla morte del regista, si è corso il serio rischio di perdere definitivamente. A causa di un lungo contenzioso giudiziario tra gli eredi di Visconti e il comune di Forio l’immobile pareva condannato a un destino di incuria ed abbandono, che ne avrebbe fatto di sicuro un rudere se, nel frattempo, la lite non si fosse risolta con una soluzione favorevole alla destinazione pubblica del bene.

Dal 2001 la Colombaia è una fondazione partecipata dagli enti locali Comune e Provincia, ma soprattutto dalla Regione Campania. La finalità, prevista statuariamente, è quella di diffondere la cultura della comunicazione e dello spettacolo, con particolare riferimento al cinema e al teatro, attraverso la creazione di progetti ed eventi ad hoc.

Inoltre, l’immobile è stato dichiarato di interesse culturale ed architettonico dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e, dal 2003, ospita, per volere della sorella Uberta, le ceneri del grande maestro del neo realismo italiano che ne fu proprietario, Luchino Visconti di Modrone, che così, sia pure simbolicamente, è tornato nella sua casa dei sogni.

Per maggiori informazioni:

Indirizzo del Museo Luchino Visconti – Villa La Colombaia
Via Francesco Calise 130, c.a.p. 80075 Forio [Na].
Infoline: +39 081 987115; +39 081 3332147.

Orari di apertura della Villa e del Caffè Letterario
dal martedì alla domenica
10:00  – 13:00 / 16:00  – 20:00
Lunedì chiuso

Ingresso: €5,00.

Sono previsti sconti per i possessori di Campania>Artecard, Ischia.