Vestita con un abito ed un velo bianchi ed un manto azzurro, una cintura d’oro alla vita con sopra una rosa bianca ed una rosa bianca su ciascun piede. Ha gli occhi azzurrini ed un cuore composto di rose bianche. La Sua carnagione è olivastra, ma con tutta quella luce sembra più chiara. Appare in genere circonfusa di luce, con le mani rivolte verso il basso e quasi poggiando i piedi sulla pietra”.

È dal 1994 che la Madonna di Zaro appare vestita così, radunando attorno a Lei un numero di fedeli che cresce di anno in anno. Zaro è una bellissima zona residenziale del comune di Forio con alcuni degli scorci panoramici più belli dell’isola d’Ischia. La località è ricoperta quasi per intero da una lussureggiante macchia mediterranea ed è proprio in uno dei pianori del bosco che l’8 ottobre del 1994 sono cominciate le apparizioni mariane.

A fare da “tramite” con la Beata Vergine Maria due famiglie ischitane, che quel giorno di tanti anni fa si trovavano nel bosco alla ricerca di uno spiazzo dove recitare in solitudine il Santo Rosario. Non solo. Paolo e Luigi, i figli di una delle due coppie, già prima che cominciassero le apparizioni erano in possesso dei cosidetti “Carismi Straordinari”, poteri che il Catechismo della Chiesa Cattolica (pubblicato da Giovanni Paolo II nel 1992) definisce “grazie dello Spirito Santo che, direttamente o indirettamente, hanno un’utilità ecclesiale ordinati come sono all’edificazione della Chiesa, al bene degli uomini e alle necessità del mondo.

Fu quindi nella quiete del bosco di Zaro che a Paolo apparve la Madonna. La Beata Vergine comunicò al ragazzo che quel lembo di bosco sarebbe diventato un luogo di culto a Lei dedicato e, come non bastasse, anche Luigi, di rientro da quella passeggiata così “speciale”, ricevette lo stesso messaggio, pur senza vedere il volto della Madre di Gesù.

Due esperienze mistiche il “riposo nello Spirito Santo” e la “locuzione interiore” – che in seguito coinvolsero anche Imma e Marianna, figlie dell’altra coppia e poi Ciro, Angela e le due Simona. Un gruppo di adolescenti che il Vescovo di Ischia dell’epoca (siamo nel 1995) il compianto Mons. Filippo Strofaldi, decise di proteggere dalla crescente curiosità mediatica, ordinando al parroco della Parrocchia di Lacco Ameno di seguirli passo passo nel loro cammino spirituale. Circostanza ancora attuale, anche oggi che Ciro è diventato “Don” Ciro, e che le uniche a cui appare la Madonna sono rimaste Angela e una delle due Simona.

È stato Karol Wojtyla a legittimare questi fenomeni mistici. Decisivo il messaggio rivolto al Congresso mondiale dei movimenti ecclesiali riunito a Roma per la Pentecoste del 1998 – quindi quattro anni dopo le apparizioni nel bosco di Zaro – nel quale il Papa polacco affermò che “non c’è contrasto o contrapposizione tra la dimensione istituzionale e la dimensione carismatica”. […] “Ambedue, la dimensione istituzionale e quella profetica-carismatica sono coessenziali alla costituzione divina della Chiesa, perché concorrono insieme a rendere presente il mistero di Cristo e la sua opera salvifica nel mondo”.

E infatti, come già accaduto a Medjugorie, dove la Madonna avrebbe annunciato la tragedia della guerra civile quasi dieci anni prima della dissoluzione della Jugoslavia, anche i messaggi della Madonna di Zaro conterrebbero delle tragiche profezie. Addirittura, un messaggio recapitato ad Angela e Simona nel 1995 avrebbe previsto con quasi 7 anni di anticipo l’attacco terroristico di Al Qaeda alle Torri Gemelle di New York. Per non tacere di una seconda visione che indicherebbe una terribile eruzione vulcanica su un’isola non meglio specificata, anche se certamente non Ischia.

A fronte di un atteggiamento ancora prudente delle gerarchie ecclesiastiche, le apparizioni mariane proseguono, così come è cresciuto in maniera esponenziale il numero di fedeli affascinato da questa dimensione profetico-carismatica della fede.

Gli appuntamenti con la preghiera nel bosco sono ogni l’8 e il 26 di ogni mese.

Info:www.madonnadizaro.it