Vengono elencati e descritti di seguito tutti i monumenti di Ischia presenti in ognuno dei sei comuni dell’isola. Si tratta di architetture civili, sculture, ambienti e altri elementi che costituiscono testimonianze di civiltà del passato e avvenimenti storici ischitani significativi. Le opere sono state selezionate in ragione del particolare pregio artistico, archeologico o culturale.
Monumenti a Ischia (comune)
Castello Aragonese
Il Castello Aragonese è una fortezza costruita su un isolotto di marea collegato tramite un ponte di 220 metri al borgo di Celsa (Ischia Ponte). La roccaforte più antica, edificata su questa roccia trachitica nel 474 a.C. da Gerone I, venne dapprima occupata da Partenopei e Romani, Svevi e Angioini, per poi essere rinnovata nel 1441 da Alfonso V d’Aragona, il capostipite del ramo napoletano dei Trastámara della Corona d’Aragona che ha dato alla roccaforte, visitabile anche internamente, l’aspetto attuale.
Torre di Guevara
La Torre di Guevara, anche detta di Michelangelo o di Sant’Anna, è una casa turrita con giardino della fine del Quattrocento. Costruita da un esponente di spicco della famiglia de Guevara, affaccia sulla baia di Cartaromana, nei pressi della piccola chiesa e degli scogli di Sant’Anna. La leggenda vuole che vi si recasse saltuariamente Michelangelo Buonarroti per poter incontrare la poetessa Vittoria Colonna, moglie di Francesco Ferrante d’Avalos. L’interno della torre, che ha una pianta quadrata, è decorato da affreschi.
Aenaria
Aenariaè un’antica città, ora sommersa, situata nella baia di Cartaromana: i Romani, tra il I secolo a.C. e il IV secolo d.C., si insediarono nella zona. A sei metri di profondità è presente il sito archeologico, nella fattispecie le rovine del porto e di una villa marittima.
Palazzo delle Antiche Terme Comunali
Il palazzo delle Antiche Terme Comunali si trova a Via Iasolino, all’inizio della riva destra del porto, edificato a partire dal 1845 dove sgorgavano le sorgenti di Fontana e del Fornello. Siamo nei pressi dello Stabilimento balneotermale militare sorto nel 1887 nel Palazzo Reale di Ischia, l’ex residenza dei Borboni del Regno delle due Sicilie. Quest’ultima struttura è visibile solo dall’esterno, mentre si può entrare nell’edificio delle Antiche Terme Comunali, oggi sede di alcuni uffici del comune e di eventi culturali.
Acquedotto
L’Acquedotto romano in pietra lavica che segna il confine tra i comuni di Ischia e Barano venne eretto nel 1637 dall’allora vescovo di Ischia Girolamo Rocca, che riuscì, imitando le opere di ingegneria idraulica dell’antica Roma, a far pervenire l’acqua della fonte di Buceto al borgo di Celsa, in una vasca che è poi diventata (nel 1958) la fontana Mazzella, di piperno e ceramiche. La località dei Pilastri, dove quasi un secolo prima dell’intervento risolutivo del vescovo il governatore Orazio Estouteville aveva dovuto interrompere i lavori del condotto a causa delle pendenze, è caratterizzata da questa imponente struttura.
Palazzo dell’Orologio
Il Palazzo dell’Orologio di Ischia Ponte risale alla metà del seicento, mentre deve la sua attuale conformazione al decurionato locale, che nel 1759 lo ristrutturò: appena sotto il campanile venne montato un orologio pubblico con quadrante in marmo, poi sostituito. La struttura, anche detta Torre dell’Orologio, è costituita da pietrame di tufo e pietra lavica.
Palazzo Malcovati
Palazzo Malcovati è un edificio costiero con doppio accesso, uno dei quali è sul livello del mare; il portale in piperno, invece, affaccia su uno spiazzo interno del borgo. Anche detto Torre dello Scuopolo perché ha come base un grosso scoglio, venne eretto nella seconda metà del Cinquecento dal governatore Estouteville come avamposto contro i pirati, ed è stato acquistato nel Novecento dal medico Piero Malcovati.
Monumenti a Casamicciola Terme
Pio Monte della Misericordia
Seppur abbandonato e fatiscente, il complesso del Pio Monte della Misericordia è maestoso; venne edificato a partire dal 1604 come struttura termale ospedaliera nei pressi delle fonti del Gurgitello, e ricostruito dopo il terremoto del 1883. Gli spazi interni coprono una superficie di circa 12.000 metri quadrati, quelli esterni 13.000 metri quadrati.
Statua di Sant’Antonio
La Statua di Sant’Antonio è una scultura monumentale in terracotta modellata dagli artisti locali Girolamo e Giovan Giuseppe Mennella per essere posizionata, nel 1971, sulla collina del Mortito.
Monumenti a Lacco Ameno
Scavi di Santa Restituta
Gli Scavi di Santa Restituta iniziarono casualmente con una riparazione di un’antica cappella della Basilica di Santa Restituta effettuata su disposizione del rettore Pietro Monti: nel 1951 venne rinvenuta una cripta paleocristiana. Sono state quindi portate alla luce tombe fenicie, puniche e greco-romane e antichi forni per la realizzazione dei vasi pitecusani in creta.
Torre del Municipio
La Torre del Municipio, del Seicento, si staglia in Piazza Santa Restituta a lato della Basilica; si tratta di un ex convento dei Carmelitani ora adibito a sede comunale.
Torre di Monte Vico
La Torre di Monte Vico, ben visibile anche a distanza sul promontorio lacchese, venne eretta, su base quadrata, nel 1455 a scopi di difesa e avvistamento in quel periodo in cui le incursioni dei corsari erano frequenti. Dal 1868 è diventata parte integrante del cimitero.
Monumenti a Forio
Torrione
Il Torrione è la fortificazione contro i pirati Saraceni più grande e famosa di Forio, il comune turrita dell’isola. Edificata nel 1480 sulla roccia tufacea, è circolare e si sviluppa su tre piani, dominando il porto.
Torre Quattrocchi
La Torre Quattrocchi è la più imponente, nonché più recente, ex torre di difesa foriana dai pirati; della seconda metà del Cinquecento, si trova di fronte alla chiesa di Santa Maria di Loreto. Su ognuno dei quattro lati presenta una feritoia e il coronamento è a merloni.
Colombaia
La Colombaia è una villa, costruita agli inizi del Novecento in località Zaro dalla famiglia Patalano, che venne prima rilevata dal barone Fassini, e poi, alla fine degli anni Cinquanta, ceduta a Luchino Visconti, che la fece ristrutturare dall’architetto Giorgio Pes. Nella zona del bosco circostante che fa parte della villa c’è la tomba del regista.
Villaggio della Falanga
Nel bosco della Falanga c’è un antico villaggio rupestre di grotte e case scavate nel tufo risalente almeno al Medioevo. Sono presenti inoltre fosse per la raccolta della neve e palmenti, ricavati dalla roccia per la pigiatura e la fermentazione del mosto.
Punta Chiarito
In un’area attualmente inaccessibile del promontorio di Punta Chiarito, sulla baia di Sorgeto, sono stati rinvenuti i resti di una capanna di un pescatore del VII-VI secolo a.C. con vasi e strumenti da pesca. I ritrovamenti sono attualmente esposti, con una ricostruzione della casupola ovale, al Museo archeologico nazionale di Napoli, nelle sale delle sezioni Preistoria e Protostoria.
Palazzo Cigliano
Palazzo Cigliano, del 1764, ingloba una torre caratterizzata da una scultura di un angelo che reca la scritta “Similia Similibus” (i simili si curino con i simili). È un omaggio al medico che vi abitava, Tommaso Cigliano, il primo professore della cattedra di omeopatia dell’Università di Napoli.
La Solfatrice
La Solfatrice è una statua in bronzo, installata nel 2017 a piazza san Gaetano, che riproduce l’importante opera in gesso raffigurante una contadina locale scolpita nell’atto di cospargere le viti con polvere di zolfo, capolavoro dell’artista foriano Giovanni Maltese.
Monumenti a Serrara Fontana
Eremo di San Nicola
A lato della chiesetta di San Nicola, sulla punta di tufo verde del Monte Epomeo, c’è un ex convento, trasformato in locanda e attualmente chiuso, le cui celle sono state scavate nella roccia magmatica; il complesso costituisce l’eremo di San Nicola, perfettamente integrato nella natura circostante.
Cavascura
Quasi a metà della spiaggia dei Maronti, tra i comuni di Serrara Fontana e Barano d’Ischia, ci si può dirigere verso l’interno di una cava naturale, dove ci sono le Antiche Terme Romane di Cavascura. La sorgente termale presente viene sfruttata fin dall’antichità: la vasca, le cellette scavate nella roccia e le grotte vengono tuttora utilizzate per bagni, docce e saune.
Monumenti a Barano d’Ischia
Sorgente di Nitrodi
Presso la Sorgente di Nitrodi, nella frazione di Buonopane, già i primi coloni greci fecero un ninfeo dedicato al culto di Apollo. Tra il I secolo a.C. e il III secolo d.C. il luogo divenne un prestigioso santuario, come testimoniano i rilievi votivi ritrovati; quelli esposti nei paraggi della fonte sono copie, mentre gli originali sono custoditi nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
Grotta del Mago
La Grotta del Mago è una grotta marina semisommersa, ubicata sulla costa sud-orientale dell’isola e raggiungibile solo da mare. In fondo all’antro è stato scoperto un cunicolo, ora inaccessibile, che collega la grotta a un’altra cavità all’interno della quale sono stati rinvenuti petroglifi risalenti al Neolitico.
Torre dei Saraceni
La Torre dei Saraceni, situata a Corso San Giorgio nella frazione di Testaccio, viene anche chiamata Torre Medievale ed è stata costruita nel Quattrocento, a pianta quadrangolare, per avvistare gli sbarchi dei pirati nella baia dei Maronti e proteggere gli abitanti del casale.