Il primo contatto tra Ischia e il cinema risale addirittura al 1936, anno in cui venne girato sull’isola “Il Corsaro Nero” film, tratto dall’omonimo romanzo di Emilio Salgari, con la regia e la sceneggiatura firmate da Amleto Palermi.

Da allora il cinema ha scelto molte altre volte l’isola più grande del Golfo di Napoli. Più spesso per ambientarvi sceneggiature commerciali (in alcune circostanze premiate anche dalla critica) qualche volta come set per produzioni hollywoodiane.

A tal riguardo ricordiamo: “Campane a martello” con Eduardo De Filippo e Gina Lollobrigida; “Il Corsaro dell’isola verde” con il mitico Burt Lancaster nei panni di Capitan Vallo (a cui pare si sia ispirato Johnny Deep per l’interpretazione di Jack Sparrow nella saga “Pirati dei Caraibi”); Cleopatra”, il kolossal prodotto nel 1962 dalla Fox con Liz Taylor e Richard Burton, fino al più recente (1999) “Il Talento di Mr. Ripley” con i giovanissimi Matt Damon, Jude Law e Gwyneth Paltrow, diretti dal compianto regista inglese Anthony Minguella.

In mezzo, abbiamo detto, altre pellicole più commerciali come “Vacanze ad Ischia” (1957) con Vittorio De Sica; “Appuntamento a Ischia” (1960) con Domenico Modugno; “Ischia operazione amore” con Walter Chiari e il duo comico Riccardo Miniggio e Gian Fabio Bosco, in arte Ric e Gian; “Paradiso all’improvviso” (2003) di/con Leonardo Pieraccioni, tralasciando le fiction relizzate e quelle in fase di montaggio.

E sono proprio questi film, compreso il più recente Paradiso all’improvviso, ad aver avuto un’importanza enorme per lo sviluppo turistico del territorio. Di più quelli realizzati negli anni ‘60, tutti prodotti o coprodotti dalla Cineriz, la casa cinematografica di proprietà del Cav. Angelo Rizzoli, che in quegli stessi anni realizzava ingenti investimenti alberghieri e immobiliari sull’isola Verde. L’ultimo dei quali, giova ricordarlo, fu l’ospedale pubblico Anna Rizzoli, dotando così l’isola di un’infrastruttura assolutamente indispensabile, tanto più per un territorio ad altissima vocazione turistica.

Si può perciò tranquillamente affermare che le pellicole sopra richiamate rientrassero in una vera e propria strategia di marketing integrato tra cinema e carta stampata (Angelo Rizzoli Sr. è stato per molti anni l’editore più importante in Italia), a sostegno degli investimenti immobiliari del capo. In verità a giovarne fu l’isola intera, il cui reddito pro capite nei mitici anni ‘60 cresceva più della media nazionale. E quella era l’Italia del boom, delle 500 e dell’espansione della piccola borghesia impiegatizia!!!

castello-iffDa più di dieci anni sono due festival, assolutamente differenti per target e concetto a mantenere vivo il legame tra Ischia e il cinema. Il primo, l’Ischia Film Festival, indaga il rapporto tra cinema e promozione del territorio. Il filone è quello del “movie tourism” o “cineturismo”, che studia appunto le potenzialità commerciali dell’abbinamento vacanza-ricerca del set cinematografico, sulle tracce dei luoghi dove sono state girate alcune delle più memorabili scene di film. Chiaro che Ischia ha le carte in regola, a partire proprio dalla sua cartolina simbolo, quel Castello Aragonese che infatti è anche location di questa rassegna cinematografica.

L’Ischia Global Film & Music Fest, invece, è una manifestazione più generalista che, sia pure in un contestoFilm_Music_Ischia_Global_Fest_2013_Logo completamente diverso, segue la medesima strategia perseguita a suo tempo dal Commendatore Rizzoli: chiamare a raccolta sull’isola alcuni dei protagonisti del jet-set internazionale in modo che a “guadagnarci” sono tanto le star invitate, alla ricerca perenne dei riflettori a dispetto delle polemiche sull’invasività dei media, che il territorio che li ospita giusto il tempo dell’evento.

Insomma il cinema è un altro motivo per cui vale la pena visitare Ischia, che siate alla ricerca dei posti dove sono state girate le scene più belle dei film girati sull’isola, oppure se volete frequentare gli stessi posti, presenziare agli stessi eventi, dove magari ci sono Nicholas Cage, Vanessa Redgrave, Samuel L. Jackson, il bel tenebroso Riccardo Scamarcio e tanti altri.