Ischia, com’è noto, è un’isola dalla doppia anima. Fino agli anni ’50 del secolo scorso contadini (la maggioranza) e pescatori hanno vissuto in armonia, seguendo l’alternarsi ciclico delle stagioni e scambiando i frutti del rispettivo lavoro. Poi l’avvento del turismo ha cambiato le carte in tavola ma gli ischitani, pur adeguandosi, non hanno mai rinunciato del tutto alle vocazioni rurale e marinaresca.

Semplicemente queste hanno assunto un nuovo significato coerente col corso economico dettato dal turismo. Così, se un tempo la vendemmia era il momento più importante dell’anno, quello da cui dipendevano le sorti economiche delle famiglie isolane per i mesi successivi (fino alla prossima vendemmia), con l’avvento del turismo si è trasformata in una cesura tra il tempo “veloce” della stagione estiva e quello più “lento” dell’autunno e dell’inverno.

Qualcosa di simile avviene con la pesca. I mesi di settembre e ottobre, infatti, sono quelli tradizionalmente legati alla pesca alle lampughe, pesce pelagico per anni considerato “povero” e che invece da un po’ di tempo a questa parte vive un picco di popolarità sia commerciale che gastronomica. Gli ischitani ne sono sempre stati molto ghiotti, al punto che gli abitanti del borgo di Sant’Angelo hanno pensato bene di dedicargli una festa.

L’evento si chiama “Viva il Mare” e in qualche modo sancisce la fine dell’estate per i santangiolesi che, seppur stanchi per l’impegno profuso nella festa di San Michele Arcangelo, hanno ancora voglia di festeggiare insieme a turisti e residenti. Dunque una festa che oltre alla valenza turistica, serve a rinsaldare i legami comunitari. A fare – come si dice – “comunità”. E quale migliore occasione del periodo delle lampughe per una trascorrere una giornata tutti assieme nella stupenda cornice della piazzetta di Sant’Angelo?

Un borgo che al pari della Corricella di Procida è la quintessenza dell’architettura mediterranea, capace di attirare un turismo più qualificato non solo per capacità di spesa quanto soprattutto per curiosità e voglia di approfondire il genius loci dell’isola. Non a caso, la festa della lampuga è dedicata a un turista milanese prematuramente scomparso che aveva eletto Sant’Angelo a proprio buen retiro.

Perciò non mancate. L’appuntamento con “VIva il mare – Festa della Lampuga” a Sant’Angelo è generalmente (salvo avverse condizioni meteo) la prima domenica di ottobre.

[Locandina opera dell’artista Manuel Di Chiara]