Una chiesa, una piazza e le case tutt’attorno. È questo lo schema urbanistico più ricorrente sull’isola d’Ischia e testimonia, qualora ce ne fosse ancora bisogno, la centralità della Chiesa cattolica nella vita – non solo spirituale – degli ischitani. Dei sei comuni in cui è divisa amministrativamente l’isola, Forio è senza dubbio quello dove è più evidente quel che andiamo dicendo.

Basti considerare la centralissima Piazza Municipio sulla strada che porta alla chiesa e al piazzale del Soccorso. In questo caso, gli edifici religiosi sono addirittura tre: il convento francescano, proprietà del comune di Forio, l’Arciconfraternita Santa Maria Visitapoveri e, in mezzo, la chiesa di San Francesco d’Assisi.

Quest’ultimo è un edificio semplice, senza frontone e coronamento, e però assai importante nella storia di Forio. La chiesa, infatti, venne costruita nella seconda metà del ‘600, pare, come voto a seguito della terribile epidemia di peste che nel 1656 aveva squassato il Regno di Napoli, isola d’Ischia compresa.

Alla costruzione della chiesa parteciparono sia l’Università di Forio che la congrega di Visitapoveri. Quest’ultima rinunciò anche a parte della sua proprietà per consentire l’ampliamento della chiesa di San Francesco d’Assisi, il cui insegnamento era diventato fondamentale per la diffusione dei precetti “usciti” dal Concilio di Trento.

Da questo punto di vista la costruzione del monastero francescano e dell’attigua chiesa sono da mettere in relazione alla progressiva perdita di centralità dei frati agostiniani che nel 1652, a seguito della bolla di Innocenzo X “Instauratae regularis disciplinae“, erano stati privati del convento del Soccorso.

Insomma via gli agostiniani e dentro i francescani, che a Forio sono sempre stati una presenza discreta e benvoluta da tutti. Detto brevemente della storia, passiamo alla descrizione dell’interno. Si tratta di una chiesa larga, a una navata, molto sobria dal punto di vista decorativo. Uniche eccezioni gli stucchi che decorano il soffitto a botte e la vetrata alle spalle dell’abside maggiore.

Sempre alle spalle dell’abside maggiore segnaliamo la tela raffigurante “La Vergine che dà la regola a S. Francesco”, opera di tal Giuseppe Simonelli pittore napoletano allievo e “copista” del più famoso Luca Giordano.

Nella seconda delle quattro cappelle della parete destra della chiesa segnaliamo invece “Il Calvario” di tal Evangelista Schiano. La particolarità della tela, in questo caso, sta nel suo adattamento al preesistente crocifisso ligneo che la sormonta.

Orari Ss. messe chiesa San Francesco d’Assisi:
Invernale: feriali ore 18.00; festivi ore 8.30
Esstivo: domenica ore 8.30; prefestivo 19.30

Potrebbe interessare anche

Alla scoperta di Forio, tra bellezza e spiritualità