La spiaggia dei Maronti è la più grande e famosa dell’isola d’Ischia. Le fortune turistiche di questa striscia di sabbia lunga quasi 3 km sono cominciate dopo la realizzazione della Strada provinciale omonima che dal borgo di Testaccio conduce praticamente fin sull’arenile. Prima, l’unica strada di collegamento tra il borgo e la spiaggia era Via Giorgio Corafà, il “piacevole sentiero in discesa” descritto negli anni ’30 da Giuseppe Orioli nel suo “Giro indipendente dell’isola d’Ischia”. Così lo scrittore ravennate:

Un piacevole sentiero in discesa, quasi tutto a gradini, fabbricato nel 1779, porta alla spiaggia di Maronti, alla cui estremità giace Sant’Angelo. Quella spiaggia è la più vasta di Ischia e senza dubbio diverrebbe frequentata per i bagni se vi arrivasse una strada carrozzabile. Più volte la costruzione di tale strada è stata progettata, ma il progetto non è mai stato attuato per la difficoltà dovuta a quei profondi ed ampi abissi chiamati ‘cave’ da cui l’isola è solcata un pò dappertutto.

Due le considerazioni: la prima, lampante, è la distanza tra l’affresco di Orioli e il presente turistico della località che, tra alberghi, bar, ristoranti e lidi in concessione, da anni produce ricchezza, contribuendo a spiegare perché l’isola d’Ischia è la località turistica più importante della Campania. La seconda considerazione ha invece a che fare con le “cave” di cui parla Orioli: Cava Petrelle ma soprattutto Cavascura, le antiche terme celebrate nella pellicola del 1957 “Vacanze a Ischia” con Vittorio De Sica. Non solo cinema. Anche la letteratura, in tempi più recenti, si è occupata di questo “luogo spiazzante (…) sospeso tra la solarità delle ginestre e il buio delle grotte“, riprendendo le splendide parole utilizzate dal noto giornalista sportivo Gianni Mura nella prefazione al libro “Il Principe di Cavascura” dello scrittore locale Giovanni Angelo Conte.

Perciò, nonostante lo sviluppo turistico e urbanistico della zona, continua a essere la natura selvaggia il segreto del successo dei Maronti. Se si nutrono perplessità a riguardo, basta percorrere poche decine di metri dalle Terme di Cavascura e raggiungere le “Fumarole”, l’ultimo tratto di spiaggia accessibile anche dalla Madonnella, la parte alta del vicino borgo di Sant’Angelo. Unica precauzione badare a dove si mettono i piedi, perché in alcuni tratti la temperatura della sabbia supera i 100°C per via della risalita di sorgenti sulfuree dal sottosuolo fin sul bagnasciuga. Il rovescio della medaglia è la possibilità, esclusiva, di poter fare il bagno anche in inverno. A patto, ovviamente, che la giornata lo consenta.

Non è finita qui, perchè i Maronti sono assai frequentati dagli appassionati di windsurf, e ultimamente da quelli sempre più numerosi di kitesurf, disciplina assai spettacolare e con un’attrezzatura molto più leggera e pratica rispetto al tradizionale windsurf.

Storia, mare, sole, terme e vento, gli ingredienti di una vacanza ai Maronti.

Ischia Vi aspetta!!!