Sant’Angelo è molte cose: la piazzetta; il porticciolo turistico; le case abbarbicate sulla parte alta del paese; le boutique; i ristoranti; la piccola chiesa di San Michele; la spettacolare processione via mare in onore del santo e tanto, tanto altro ancora.

Tra le tante è anche una località balneare, un posto dove si viene volentieri a fare il bagno e trascorrere una giornata al mare diversa dalle altre. Diversa per due motivi: il primo ha a che fare con la percezione di questo borgo marinaro come un mondo a parte, “un’isola nell’isola” come viene spesso ripetuto; il secondo, strettamente legato al primo, è per l’ambiente più ricercato, se vogliamo meno “popolare” rispetto ad altre spiagge sull’isola.

Poi ci sono i dettagli a fare la differenza, aspetti all’apparenza secondari e che invece trasmettono un senso d’ordine e d’armonia che è poi la vera “cifra” di questo gioiello dell’architettura mediterranea. Come l’azzurro, il giallo, l’arancione e il verde di ombrelloni e lettini che richiamano i colori pastello delle abitazioni che sormontano la piazzetta. Insomma i lidi sono colorati, come sono colorate le case e i gozzi su cui tanti santangiolesi continuano a salpare per onorare la tradizione, mai dismessa, della pesca.

Un borgo di pescatori che ha saputo rinnovarsi senza smarrire la propria identità, anzi valorizzando al meglio la propria cultura e le proprie tradizioni. Per cogliere le differenze – che però, sia chiaro, non vanno enfatizzate oltremodo – basta spostarsi qualche centinaio di metri e visitare il piccolo borgo di Succhivo, sulla strada provinciale che porta a Sant’Angelo.

Un villaggio di contadini, a poche centinaia di metri da uno di pescatori. Entrambi, però con la propria spiaggia: Cava Grado per gli abitanti di Succhivo; sotto la “Torre” per i santangiolesi. Senza dimenticare, naturalmente, i Maronti, specie l’ultimo tratto “Le Fumarole”, raggiungibile a piedi dalla Madonnella, la parte alta del borgo di Sant’Angelo.

In conclusione, vale sempre la pena venire a Sant’Angelo: di sera per un apertivo, una cena o un gelato in piazzetta; di giorno per fare il bagno nelle sue acque cristalline, adatte anche ai più piccoli. L’unico errore, imperdonabile, è non esserci.  Ischia Vi aspetta!

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