Dopo qualche apertura “una tantum” negli anni scorsi, il comune di Procida ha finalmente concesso al pubblico la possibilità di effettuare visite guidate presso l’ex carcere di Terra Murata. Un disciplinare, consultabile sul sito dell’ente, regola in maniera precisa le modalità di visita di questo luogo su cui si gioca una parte importante del futuro turistico dell'”isola di Graziella” (dal romanzo “Graziella” di Alphonse de Lamartine).

Procida, infatti, da anni vive una fase di transizione. È ancora un territorio legato ai mestieri del mare – pesca e navigazione – ma il turismo è diventato una voce sempre più importante nell’economia dell’isola. Insieme all’architettura mediterranea della Corricella, la Chiaolella e la Marina, il complesso ex Carcere-Palazzo d’Avalos rappresenta quel valore aggiunto in grado di far fare il decisivo salto di qualità all’isola in termini turistici.

Del resto, a visitare il luogo sembra davvero ancora di sentire il tintinnio delle chiavi della polizia penitenziaria. Il tintinnio delle chiavi, e le voci dei detenuti passati di qui: dal patriota Luigi Settembrini, prigioniero politico dei Borbone (furono loro ad adibire l’antico Palazzo D’Avalos in carcere per gli oppositori del Regno), a Junio Valerio Borghese, comandante della X Mas, detenuto a Procida all’indomani del 1945, senza dimenticare Frank Mannino e gli altri esponenti della Banda Giuliano.

Palazzo D’Avalos
Orari e informazioni visite

Da maggio a settembre: 9.30 e 11.30 – 15.00 e 17.00
Da ottobre ad aprile: 9.30 e 11.30 e 14.00
Prenotazione entro le ore 12.00 del giorno prima
Numero max per visita: 30 persone

In caso di disdetta della prenotazione oppure in caso di avverse condizioni meteo, non verrà rimborsato il prezzo del biglietto.
I visitatori 30 minuti prima dell’orario prenotato dovranno presentarsi in Piazza d’Armi, in prossimità del cancello d’ingresso del Palazzo d’Avalos, muniti di un documento di riconoscimento in corso di validità. Qualora i dati anagrafici dei nominativi, indicati al momento della prenotazione, non coincidano con i dati risultanti dai documenti, non sarà consentito l’accesso.
I minori di 18 anni devono essere accompagnati da un adulto.

Giorni di apertura: lunedì – martedì – mercoledì – giovedì – venerdì – sabato – domenica (chiuso il lunedì da ottobre a marzo).
Ubicazione ingresso: Via Salita Castello
Prezzo intero: 10 euro
Prezzo ridotto (non residenti, età 6-18 anni, studenti universitari under 25 anni e insegnanti): 5 euro

Insomma, una vera e propria “isola nell’isola” come titola il libro del dott. Giacomo Retaggio per oltre vent’anni medico del carcere e memoria storica di questo luogo spaventoso e affascinante allo stesso tempo. Spaventoso come sono tutti i luoghi di detenzione, ma con una bellissima vista sul Golfo di Napoli a consolare parzialmente i detenuti del loro stato di restrizione.

Tra l’altro, il carcere a Procida partecipava attivamente alla vita sociale dell’isola. I detenuti, infatti, erano impegnati nell’agricoltura e nel manifatturiero (attività tessile). I prodotti venivano poi venduti all’esterno a beneficio della collettività procidana.

Ebbene dal 2013 l’ex carcere di Procida, ben venticinque anni dopo la sua dismissione (1988) è stato acquisito al patrimonio comunale. Mentre si definiscono gli interventi e le misure atte a valorizzare i beni culturali presenti (il tenimento agricolo; l’opificio; il belvedere sulla Spiaggia dell’Asino; il cortile rinascimentale; l’edificio delle “celle singole”) il comune di Procida apre le porte della struttura ai visitatori.

Una notizia bellissima, peraltro non circoscritta al solo carcere. Anche l’isola di Vivara è tornata a essere finalmente visitabile. Due motivi in più per scegliere Ischia come destinazione per le proprie vacanze: Procida, infatti, è a meno di 15 minuti di aliscafo; i collegamenti marittimi, diversamente da Capri e Ventotene, sono assicurati tutto l’anno; e di cose da fare e vedere sull'”isola di Arturo” (dal romanzo di Elsa Morante) ce ne sono davvero tante. Provare per credere!