Da qualche anno i Giardini La Mortella non vanno più in vacanza e sono visitabili anche d’inverno. Una grossa novità per Ischia; soprattutto un motivo in più per una vacanza invernale sull’isola. L’unica differenza rispetto alla stagione turistica (da marzo a ottobre) è che in inverno le visite avvengono solo su prenotazione. Una precauzione necessaria a garantire la manutenzione di un habitat complesso, nel quale diverse piante hanno bisogno di esser protette dalle insidie del clima invernale.
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Più che altro è necessario ripararle da vento e pioggia dal momento che le temperature non sono affatto rigide, e anzi contribuiscono all’aspetto rigoglioso e sempre verde di questo bellissimo giardino all’ingresso di Forio. Di più, il clima mite dell’isola d’Ischia agevola la fioritura delle diverse specie di camelie e aloe presenti, senza dimenticare i “classici” mirto e corbezzolo e tante altre varietà di piante tropicali sparse per i due piani del parco.
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Da non perdere la bellissima Victoria Amazonica, come pure -da non perdere- il panorama al piano superiore, con la vista incantevole della baia di Forio che in inverno, grazie ai venti da nord, è talmente nitida che sembra di poterla toccare. Mozzafiato anche lo scorcio dalla William’s Rock, la roccia dove sono custodite le ceneri di Sir William Walton, il compositore inglese che nel 1948 acquistò l’area, all’epoca brulla e incolta, per farne negli anni una delle eccellenze dell’isola d’Ischia, e non solo. Per dire, La Mortella nel 2004 si è aggiudicata il prestigioso premio della Briggs & Strutton come miglior parco d’Italia, per tacere delle innumerevoli attività musicali che vi si svolgono. Sia all’interno della Sala Recite che, in estate, nel Teatro Greco all’aperto.
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Un’altra ragione per approfittare dell’apertura invernale è la presenza delle guide della “Platypus Itinerary”. La circostanza che ad accompagnare i visitatori vi siano delle guide ambientali in grado di raccontare ogni meandro del giardino, evita lo spaesamento tipico di chi si trova davanti tanta bellezza ignorandone però origine e particolarità. Un po’, se vogliamo, la differenza che passa tra limitarsi a vedere un luogo e provare, invece, a conoscerlo. Con le informazioni giuste, le due ore di visita invernale scorrono via veloci, lasciando in dote un bagaglio di conoscenze difficilmente acquisibile da soli a meno di essere già esperti di botanica.
Per informazioni e prenotazioni 081-990118 oppure info@platypustour.it
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