Scopri l’isola a piedi“. È questo lo slogan di “Andar per sentieri”, importante manifestazione della primavera ischitana che coinvolge diverse associazioni sul territorio: dall’attivissima Pro Loco di Panza, alla sottosezione CAI Isola d’Ischia, ai ragazzi di Epomeo in sella fino alla Federalberghi locale. Otto associazioni per l’esattezza (le altre sono: Strade del vino, Associazione Nemo, Amici di Piazza Maio e Associazione Pida) che per una settimana si dedicano anima e corpo (in realtà la macchina organizzativa è attiva da molto prima) alla realizzazione di questo evento che ha l’indubbio pregio di puntare forte sulla valorizzazione del patrimonio naturalistico dell’isola d’Ischia. In tutto, otto escursioni per (ri)scoprire il “cuore verde” dell’isola più grande del Golfo di Napoli.

Bosco della Maddalena-Fiaiano, il percorso delle pinete
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Insieme, il bosco della Maddalena e la pineta di Fiaiano fanno più di 50 ettari di macchia mediterranea. Per tacere quelle di Ischia Porto (non comprese nell’escursione) che si estendono fin quasi sulla linea di costa. Un patrimonio ambientale di inestimabile valore che ha l’ulteriore pregio della facile accessibilità. Le pinete dell’isola d’Ischia, infatti, sono l’ideale per il classico picnic in famiglia e con gli amici, meglio ancora se a far da cornice c’è una magnifica veduta del porto di Ischia (foto scattata dal bosco della Maddalena). Un’escursione facile, senza grosse difficoltà, che parte in località Castiglione, nei pressi dell’omonimo del parco termale, e termina nella pineta di Fiaiano, attorno il cratere da cui scaturì l’ultima eruzione vulcanica dell’isola d’Ischia, la celebre “Colata dell’Arso” del 1302.
Per saperne di più:
Il bosco della Maddalena
La pineta di Fiaiano

Serrara-Epomeo-Fontana, il sentiero dell’Eremo
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Si parte da Via Nuova Falanga, strada di campagna poco distante dal cimitero di Serrara Fontana. Da lì ci si inoltra nel piccolo bosco di acacie dei Frassitelli, per poi imboccare, in corrispondenza di un arco in pietra verde, un sentiero in salita che porta fin sulla vetta dell’Epomeo, a 789 metri sul livello del mare. Lì, in cima, c’è l’eremo di San Nicola, la più famosa delle chiese rupestri dell’isola. Scavallato l’eremo si scende dal lato di Fontana, una delle due frazioni che compongono il comune omonimo di Serrara (e) Fontana. Da un punto di vista geologico, il sentiero svela le peculiarità del versante sud-occidentale di Ischia, ricchissimo di tufo verde, la pietra preziosa dell’isola.
Per saperne di più:
Alla scoperta del Monte Epomeo
Le chiese rupestri dell’isola d’Ischia
Il tufo verde, la pietra preziosa dell’isola d’Ischia

Panza, tra storia e natura
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Se c’è “Andar per sentieri” lo si deve alla Pro Loco di Panza e alla felice intuizione, qualche anno fa, di ripristinare i due sentieri attigui del Monte di Panza e della Pelara. Due itinerari bellissimi, per fortuna sopravvissuti alla pressione urbanistica degli ultimi 30-40 anni. Si parte da Piazza San Leonardo a Panza e ci si dirige per una delle strade che porta alla baia di Sorgeto, celebre per l’acqua calda termale che dal sottosuolo sgorga direttamente a mare. Lungo il cammino, ben visibile sulla destra, c’è la diramazione che porta ai due sentieri. Si percorre prima la Pelara, un alveo naturale che declina fino a mare, e poi si risale alla volta del Monte di Panza che regala una vista meravigliosa che spazia da Monte Vezzi fino a Capri e la penisola sorrentina.
Per saperne di più:
La Pelara, natura incontaminata dell’isola d’Ischia
Il Monte di Panza, paradiso all’improvviso

Vatoliere-Campagnano, tra cielo e mare
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Il versante sud-orientale dell’isola d’Ischia è quello geologicamente più antico. Il paesaggio è molto diverso, per esempio, da quello dell’escursione Serrara-Epomeo-Fontana.  Appezzamenti di terreno quasi a strapiombo, senza neanche l’ausilio delle “parracine”, i caratteristici muri a secco locali assai presenti, invece, dall’altro lato dell’isola. Si parte dal Vatoliere, piccola frazione del comune di Barano, in direzione del santuario della Madonna di Montevergine in località Schiappone. Da lì si prosegue per il belvedere della Scarrupata fino a Piano Liguori, un villaggio a oltre 300 metri sul livello del mare. Da Piano Liguori, in mezzo a vigneti e orti domestici si arriva a Campagnano, antico borgo contadino dell’isola, un tempo feudo agricolo della nobiltà e del clero di stanza a Ischia Ponte.
Per saperne di più:
I sentieri di Barano: il santuario Madonna dello Schiappone
Ischia e l’incanto di Piano Liguori
Campagnano, il borgo incantato tra terra e mare

Monte Corvo, nella bocca di Tifeo
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È l’ultimo sentiero ripristinato dalla Pro Loco di Panza. Si parte da Montecorvo, tranquilla zona residenziale della frazione che conserva molte tracce della vocazione rurale del territorio. Una di queste è la Tenuta Giardini Arimei, vigneto da cui comincia il sentiero che porta a questa sorgente fumarolica ribattezzata “Bocca di Tifeo”, equivocando sul nome della località, Rione Bocca, e la leggenda del gigante Tifeo che, invece, è uno dei miti di fondazione dell’isola.
Per saperne di più:
Forio: direzione Tifeo
L’isola d’Ischia e i suoi miti di fondazione

Fiaiano-Nitrodi, tra sorgenti e vulcani
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Da Fiaiano a Buonopane, oppure da Buceto a Nitrodi, da una sorgente all’altra. Mettetela come volete, fatto sta che quest’escursione merita sia da un punto di vista naturalistico che storico, per via delle numerose testimonianze dell’antica civiltà contadina, tra l’altro, ancora attualissime da queste parti. Il percorso incrocia Piano San Paolo, una spiaggia fossile a oltre 400 metri sul livello del mare, dove ogni anno, la prima domenica di giugno, si svolge la Festa della Ginestra, bellissima scampagnata organizzata dal gruppo folk ‘ndrezzata di Buonopane. Piano San Paolo è anche uno dei luoghi meno conosciuti sull’isola, di sicuro fuori dai tradizionali giri turistici. Perciò, il merito di un evento come “Andar per sentieri” è anche quello di far conoscere luoghi e paesaggi ancora poco noti ai visitatori che scelgono l’isola d’Ischia per le proprie vacanze.
Per saperne di più:
I sentieri di Barano: da Fiaiano a Candiano
La Festa della Ginestra
Ischia segreta, i 5 luoghi meno conosciuti dell’isola

Da Serrara a Lacco Ameno, lungo le case di pietra
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Dai Frassitelli al Fango passando per il bosco di castagni della Falanga e le sue numerose testimonianze dell’antica architettura rupestre. Senza dimenticare la fumarola del Pizzone, una delle fumarole ancora attive sull’isola d’Ischia in posizione panoramiccissima, con la vista dell’intero lungomare foriano. L’escursione termina presso la Tenuta Crateca dei fratelli Castagna con la possibilità, ulteriore, di banchettare con le tante prelibatezze realizzata per l’occasione dall’Associazione Amici del Maio.
Per saperne di più:
Escursioni a Ischia: da Serrara a Lacco Ameno seguendo le case di pietra
Le Fumarole di Ischia

Celario-Montecito-Crateca, il sentiero dell’Allume
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Il sentiero 502 del Club Alpino Italiano non è importante soltanto per le singolarità geologiche e naturalistiche che si incontrano lungo il percorso, ma anche perchè racconta della storia recente e meno recente dell’isola d’Ischia. Racconta, per esempio, della fiorente attività estrattiva dell’alunite che dalla fine del ‘500 fino agli inizi del XVIII secolo ha interessato la fascia pedemontana di Casamicciola e Lacco Ameno. C’era addirittura una fabbrica, nei pressi di Piazza Maio a Casamicciola, dove la materia prima veniva trasformata in allume di rocca per esser commercializzata con la terraferma. Da un punto di vista naturalistico, invece, segnaliamo la fumarola di Montecito, poco prima di arrivare a Crateca termine dell’escursione. Anche in questo caso, per chi lo volesse, c’è la possibilità di gustare le mille pietanze preparate dall’Associazione Amici del Maio nella fantastica cornice della tenuta Crateca dei fratelli Castagna.
Per saperne di più:
Da Lacco Ameno a Casamicciola: l’escursione Fango-Monte Cito-Maio
Speciale Ischia: la grande natura dell’isola

Per maggiori informazioni: www.prolocopanzaischia.it